Con questo articolo si vuole mettere in luce, anche in virtù di quanto già ampamente pubblicato sulla pagina facebook con TIPS e con argomento sulle comunità energetiche, la grande potenzialità che può avere l'installazione del pannello fotovoltaico.

Con questo articolo, che può integrarsi prefettamente con quello delle comunità energetiche, vogliano mostrare come lo stesso possa rappresentare per il condominio delle potenzialità.

Sicuramante tra le cose principali è che potrebbe creare al condominio una riqualificazione energetica dello stesso perchè determinerebbe nell'ambinte circostante delle immissioni quasi nulle.

Altra punto sicuramente è il fatto che lo stesso condominio producendo energia non abbisognerebbe di altri fornitori di luce: condominio produttore e consumatore.

Produrre energia significherebbe non comprarla e di conseguenza non dover sborsare il surplus per gli oneri di sistema.

Ed ecco che si torna a parlare di comunità energetiche o di autoconsumo collettivo, qui di seguito il link (inserire articolo su autoconsumo).

L'unico problema, che conti alla mano non è, sono la valutazione dei costi e benefici.

Non volendo spiegare quali siano i costi e benefici, basti pensare che, anche per la nuova direttiva green europea, l'installazione del fotovoltaico, renderebbe il condominio in una classe energetica superiore, darebbe anche modo di avere le agevolazioni fiscali non solo per la riqualificazione , ma anche per la durata ultraventennale dell'installazione del fotovoltaico.

Proprio in virtù di queste direttive ci sono state importanti pronuncie sulla possibilità di installare il pannello anche senza autorizzazione e in modo individuale, ma ci sono ovviammte dei però. chedevono essere comunque analizzati in assemblea.

Per definire il bene comune bisogna partire dall'articolo 117 del codice civile il quale definisce le diverse tipologia di beni comuni.

- i beni comuni necessari: sono tutte le parti dell'edificio necessaria all'uso comune, quali il sottosulo, i muri perimetrali, le travi portanti

- beni comuni di pertinenza: sono le aree destinate a parcheggio, nonchè i locali per i servizi in comune, quali possono essere la portineria, locali tecnici, i sottotetti.

- beni comuni accessori: sono le opere, le installazioni i manufatti di qualunque genere destinati all'uso comune, quali possono essere l'ascensore, gli impianti di qualsiasi genere.

Si definiscono beni comuni perchè il presupposto è quello della condominialità o, in altre parole, della comunione degli stessi.

La presunzione di condominialità o comune è insita nello stesso articolo 1117 del codice civile: serve un apposito titolo che provi la non sussitenza di tale presunzione.

Tale presunzione di comunione implica che ogni condomini vanta diritti e obblighi nei confronti di tali beni.

Il diritto di usare e godere di tali beni e servizi in egual misura secondo la quota millesimale.Gli obblighi, nascenti dallo stesso diritto di farsi carico, sempre pro quota milleimale, delle spese necessarie alla conservazione e alla manutenzione degli stessi. (obbligazioni reali).

Co questo breve argomento si vuole mettere l'attenzione di come la professione di amministratore di condominio sia sempre più complessa tale da definire il rappresentante legale del condomini un "Bukding menager".

C'è in consultazione un progetto di una ulteriore norma UNi che andrebbe a modificare quella già esistente, la UNI 10881/2016, che definisci i requisiti e le funzioni minime di qualificazione di un amministratore di condominio.

Tale norma è fornita all'utente affinchè lo stesso possa valutare se la qualità del servizio è gestita secondo gli standard normativi.

Con iil progetto della Norma UNI 1611661, si ha la volontà di aggiornare la'attuale Uni e rendere ancora più trasparente nei requisiti della gestione dei beni immobili.

L'aggiornamento di tale normativa ha anche la pretesa, sempre per la tutela del condomino (non finiremo mai di dirlo), di creare un collegamento con la UNI 11777 dei revisori condominiali (anche questa professione deve essere certificata).

Sopratutto la nuova UNi prevederà (secondo chi scrive è la cosa più importante)  delle linee guida operative per il rendiconto condominiale.

Spero che questo breve articolo porti a riflettere che oramai non  ci si improvvisa o non si ta indietro con i tempo, perchè ne subisce le conseguenze anche il condominio.

Vi esopongo un caso, in maniera molto sintetica, per il quale ho dovuto fare anche una consulenza, di cosa succede nel caso vengano installate nell'antenna condominiale dell'antenne per radioamatori.

L'nstallazione è libera e non necessita di alcun titolo edilizio da parte di chi le installa.

L'assemblea di condominio come si deve comportare in questo caso: in nessun modo poichè non servirebbe neppure nessuna delibera di autorizzazione.

L'unico limite, ricade nell'articolo 1102 del codice civile.

Cosa dice questo articolo: Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purchè non ne alteri la destinazione e non impedisca il pari utilizzo.

Questa pronuncia del Tar Liguria non è nuovissim, ma sicuramante ha contribuito a disciplinare una delle numerose questioni che possono accadere all'interno di un condominio