L'amministratore ha facoltà, anche senza autorizzazione assembleare, a porre in essere diverse azioni sia civili che penali.

Tra queste:

- proporre decreto ingiuntivo nei confronti dei morosi; opporsi a decreto ingiuntivo

- impugnare le sentenze relative all'esecuzione delle delibere assembleari;

- proporre denunce e/o querele nei confronti di di chi faccia un abuso illecito dei servizi comuni condominiali (tipico esempio il furto d'acqua).

- impugnare le decisioni del giudice di primo grado che riguardino le competenze di cui all'art. 1130 del codice civile.

iIn linea di principio qualsiasi soggetto può essere delegato a partecipare in assemblea da parte del diretto interessato, anche lo stesso amministratore, ma vi è un limite, a volte anche di interpretazione, relativo a quante deleghe può avere un soggetto e se tali deleghe superino un certo valore millesimale.

L'unica cosa chiara è che se il numero di deleghe date ad un sogegtto superi il quinto del valore millesimali allora si può parlare di eccesso di deleghe: resta inteso, dall'altra parte che il quinto deve corrispondere al valore millesimale totale degli aventi diritto.

Un chiarimento a riguardo lo ha dato la Corte di Appello di Lecce con con la sentenza del 19 maggio 2023 la numero 214.

Esisto tre tiplogie di tabelle millesimali

Pure: caratterizzate dall'accordo dei condomini dichiarano nell'esercizio della loro autonomia di accettare che le loro quote vengano  determinate in modo difforme da quanto stabilisce l'art 1118 c.c e per art 68 disp att c.c.

Dichiarative: i condomini con la loro accettazione intendono determinare la portata dei loro diritti e obblighi.

Assembleari: quellee adittate dall'organo colleggiale quale può essere il condominio e che sono assoggettate alla maggioranza qualificata per la loro accettazione.

Con questo argomento si pone l'attenzione su una domanda che spesso rappresenta un problema nel tipo di risposta.

Se non analizzassimo la questione la risposta sarebbe positiva e cioè che l'amministratore può essere nominato in conflitto di interessi.

Questo perchè è difficile anche stabilire quando vi è conflitto.

In linea generale, poichè non vi è una normativa specifica, l'amministratore si trova in conflitto di interessi ogni volta che il soggetto amministratore debba prendere una decisione e che nella decisioe vi siano interessi propri.

In altre parole si parla di conflitto di interessi quando appare in modo evidente che l'amministratore non faccia gli interessi del condominio o che in qualche modo lo stesso abbia viziato gli interessi collettivi.

Resta inteso che la delibera che nomina l'amministratore è valida, se secondo quorum, e di conseguenza, chi voglia dimostrare il conflitto di interessi dovrà adire l'autorità giudiziaria.